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cartapecorita, era circondata dai maggiori complimenti che possano consolare una povera donna della mancanza del resto. Ma perchè si consolava? Io non mi sarei consolata.

Tutta la famiglia andava d’accordo in questo mutuo servizio di menzogne e vivevano tutti beati nella più completa oscurità, sorridendosi a vicenda, scambiandosi teneri baci, inebbriati dal concerto di lodi che sorgeva sui loro passi; la madre colla sua aria di parente di Dio, il primogenito portando dignitosamente il suo preteso ingegno, l’altro sfidando il genere umano tra due colpi di tosse, e la fanciulla colla dentiera finta, ripetendo commossa quasi accompagnamento al ritmo della propria persona.

          Ella se’n va sentendosi laudare
          Benignamente d’umiltà vestuta.