Pagina:Moore - Il profeta velato, Torino, 1838.djvu/16


[11]

Fonti di Brama; la leggiera ninfa
85Che vispa e vaga le carole intesse
Di Yémeno sui monti; havvi la Persa
Dai grand’occhi di cervo e sfavillanti
D’una luce amorosa; havvi la breve
Fanciulla del Catai che move intorno
90Languidette le luci; havvi di tutte
Le giorgiane bellezze il fiore eletto;
V’hanno le forme colorate in bruno
Dell’arabe donzelle, e le ricciute
Onde s’allietan le ridenti e gaie
95Isole d’occidente; un tale e tanto
Tesoro di bellezze ivi s’aduna,
Poichè tutte contrade avean mandato
Il lor più bello e giovinetto fiore
Per apprestar sì vaga ajuola al cielo.
     100Ma perchè nel Divano oggi si spiega
Pompa cotanta, e innumeri guerrieri
Armati e il capo di turbante avvolti
Vi si accolgono e piegansi dinanzi
A quel velato e venerabil volto
105Siccome tulipani innanzi al soffio
Del vento occidental? Quale il profeta
Oggi novello indice alto mistero
Per far più santi della fede i riti?