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similmente Busalla, quale fecero rovinare ». E ciò vien confermato dal Giustiniani a pag. 85 dei suoi Annali1; il quale altresì a pag. 155 sotto il 1392 ricorda che Raffaele Adorno fratello del Doge Antoniotto con settecento uomini d’arme, e duemila pedoni mosse contro le terre degli Spinola, ed occupò a nome della Repubblica Busalla, Borgo dei Fornari e Ronco, gli uomini dei quali luoghi non furono molto fedeli ai loro padroni. Ma malgrado tutte queste vicende io trovo, che nel secolo XVII Ronco era posseduta a titolo di Contea da un ramo di Spinola, i quali godevano altresì a titolo di Marchesato il luogo di Roccaforte, che sorge in una rupe a sinistra del torrente Sisola ad un’ora al sud da Rocchetta-ligure nel qual Mandamento è ora compreso. Tutti due questi luoghi stanno nella valle del Borbera che già rammentai, la quale ha principio dalle falde settentrionali del Monte Antola, e racchiude anche i borghi di Albera, Cantalupo, Mongiardino, Cabella, Carrega, e Vergagni, del quale più sotto parlerò.

A qual epoca questi Spinola ottenessero investitura, e titolo di Conti e Marchesi io non so, chè l’estinzione della prosapia, ed il variar di fortuna fece passare in mani a me ignote i documenti che soli potrebbero informarcene. Il Lunig, che nel suo famoso Codex diplomaticus riunì molti antichi documenti appartenenti ai feudi imperiali, non recò per questi di Ronco e Roccaforte, che l’investitura fattane dall’Imperatore Carlo VI a Carlo nello scorso secolo. E neppure l’anno di essa ci diede, ed altri l’ascrisse al 1700 errando, perché ognun sa, che a quell’epoca regnava Leopoldo I, a cui successe nel 1705 Giu-

  1. Edizione del 1537.