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Fissato il giorno della partenza dell’autore degli Ultimi Casi di Romagna, i liberali fiorentini non vollero che Massimo d’Azeglio lasciasse Firenze senza che prima non ricevesse il loro addio. I pubblici banchetti, che nella vicina Francia servivano a manifestare idee ed opinioni, avevano già acquistate le segrete simpatie dei capi del nuovo movimento nella penisola, perchè non si afferrasse con premure la prima occasione per trapiantarli in Italia. E parve che questa dello sfratto del D’Azeglio fosse un’occasione da non trascurarsi, anche nella fiducia che la Polizia toscana, in vista dei suoi continui tentennamenti e del suo vecchio costume di far seguire una misura repressiva da una liberale, non avrebbe proibito il banchetto. E questo, infatti, fu indetto per la sera del 29 marzo essendo fra gli altri promotori di quella dimostrazione che aveva un carattere apertamente politico, il Salvagnoli, il marchese Carlo Luigi Torrigiani, il barone Bettino Ricasoli e il dott. Ferdinando Zannetti. Luogo del banchetto, la locanda di Porta Rossa.

Intanto il Bologna che non aveva avuto il coraggio di proibire il banchetto, stava sulle spine. Il pover’uomo, che non capiva un’acca di tutto quel movimento che da qualche tempo si andava operando sotto i propri occhi, dispose che un accurato e sapiente servizio di spionaggio fosse ordinato per la circostanza; e non potendo per codesto delicato e rispettabile ufficio incaricare nessuno dei commensali, fu costretto di accaparrarsi l’opera dei camerieri dell’Albergo, elevati così in quel giorno all’importante e geloso ufficio d’informatori di Sua Eccellenza l’illustrissimo signor commendatore presidente del Buon Governo. Epperò, la mattina di quella memorabile giornata, il Regio commissario Tassinari scriveva al Bologna: „Il pranzo verrà imbandito nella locanda di Porta Rossa. Il prof. Del Pegno (sic) è il protagonista di questo tripudio, e i commensali saranno da 50. L’avv. Salvagnoli si è già fatto vedere nella locanda e forse per dare delle disposizioni. Il simposio avrà principio alle ore 6 pom. È stato provveduto in modo onde non manchi la speciale e circospetta vigilanza, e ciò