Pagina:Miranda (Fogazzaro).djvu/39


la lettera 35

355In mezzo ai prati come un fior cresciuta,
Dolce Miranda, addio. Talor due navi
S’incontran nell’Oceano deserto.
Arresta l’una presso all’altra il fianco
E palpita sull’onda; lente lente
360Si disgiungono poi, s’affolla a poppa
Di qua di là tutta la gente: addio
Addio! Così noi c’incontrammo, ed ora
La nave mia selvaggi mari affronta
Che la vogliono sola; altre pacate
365Acque ridenti ed altri dolci lidi
Attendono la Vostra. Allor che scende
A Voi sereno il sol, dite talvolta:
Povera lieve pellegrina, or forse
La travolgono i turbini ed il nero
370Flutto su lei vittorïoso esclama.
Ebben, se il Dio che tentami è bugiardo,
Se il genio mi tradisca o la fortuna,
Misero, oscuro, abbietto, ancora tutti
Disprezzerò per quella ora divina
375Che i profondi occhi tuoi pieni d’amore
Incontrarono i miei.» —