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ATTO PRIMO

SCENA I

Fondo sassoso di cupa ed oscura valle, orrida per le scoscese rupi la circondano e per le foltissime piante che le sovrastano.

Radamisto dormendo sopra un sasso, e Zopiro
che attentamente l’osserva.

Zopiro. No, non m’inganno, è Radamisto. Oh, come

secondano le stelle
le mie ricerche! Io ne vo in traccia; e il caso,
solo, immerso nel sonno, in parte ignota,
l’espone a’ colpi miei. Non si trascuri
della sorte il favor: mora! L’impone
l’istesso padre suo. Rival nel trono
ei l’odia, io nell’amor. Servo in un punto
al mio sdegno e al mio re.
  (in atto di snudar la spada)
Radamisto. (sognando) Lasciami in pace.
Zopiro. Si desta. Ah, sorte ingrata!
Fingiam.
Radamisto.   Lasciami in pace, ombra onorata. (si desta)
Zopiro. Numi! (fingendo non averlo veduto)
Radamisto.   Stelle, che miro!
Zopiro. Radamisto!