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ATTO TERZO

SCENA I

Bosco.

Radamisto ed Egle.

Radamisto. Chi ti die’ quella gemma?

Egle.   Uno straniero
ch’io non conosco.
Radamisto.   Ed a qual fin?
Egle.   M’impose,
con questo segno, e di Zenobia a nome,
alla valle de’ mirti
d’invitar Tiridate.
Radamisto.   Andasti a lui?
Egle. No.
Radamisto.   Perché?
Egle.   Perché questa
certamente è una frode.
Radamisto.   (Ah! di costei
non potea far Zopiro
scelta peggior.) Ma del messaggio il peso
a che dunque accettasti?
Egle.   A fin che un’altra
non l’eseguisse.
Radamisto.   (Or la cagion comprendo,
per cui finor nel destinato loco
atteso invano ho Tiridate.)
Egle.   Io vado