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90 xii - demofoonte


          Quand’apre i labbri al riso,

     parmi la dea del mar;
     e Pallade mi par,
     quando s’adira. (parte)

SCENA IX

Matusio esce furioso con Dircea per mano.

Dircea. Dove, dove, o signor?

Matusio.   Nel piú deserto
sen della Libia, alle foreste ircane,
fra le scitiche rupi, o in qualche ignota,
se alcuna il mar ne serra,
separata dal mondo ultima terra.
Dircea. (Aimè!)
Matusio.   Sudate, o padri,
nella cura de’ figli. Ecco il rispetto,
che il dritto di natura,
che prometter si può la vostra cura.
Dircea. (Ah! scoprí l’imeneo. Son morta!) Oh Dio!
Signor, pietá!
Matusio.   Non v’è pietá né fede:
tutto è perduto!
Dircea.   Ecco al tuo piè...
Matusio.   Che fai?
Dircea. Io voglio pianger tanto...
Matusio. Il tuo caso domanda altro che pianto.
Dircea. Sappi...
Matusio.   Attendimi. Un legno
volo a cercar, che ne trasporti altrove. (parte)