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del cav. di s. quintino 287

altrimenti che col solo nome del Principe regnante. Tre soli ne ho veduti finora in questo regio museo: uno, cioè, sopra una bella e grande lapide sepolcrale, intagliata in pietra bianca, tenera, simile a quella delle vetustissime cave dell’Arab-el-Matfouni, ossia della provincia dell’antico Abydos, sulla qual lapide, in prima linea, ed isolato, si legge l’anno xlvi, scritto coi geroglifici seguenti. la primo luogo, a destra, l’asta ricurva indice dell’anno, col solito disco solare, e col segmento del circolo che lo accompagna quasi sempre. Questo indice ha quivi una sola tacca o risalto; nè può essere altrimenti, perchè colà non istà da sè, ma fa parte della data che vien dopo. In secondo luogo la figura del ferro da cavallo replicata quattro volte, vale a dire quattro volte il numero dieci, ossia quaranta. Finalmente sei lineette verticali, scritte di seguito l’una dopo l’altra, le quali corrispondono a sei unità. Il tutto ne darà l’anno XLVI, che non è ben chiaro se debba riferirsi all’età del defunto mentovato su quel sasso, ovvero agli anni del Principe allora regnante. (α)

L’altro monumento di questa R. collezione munito di un’epoca cronol6gica segnata con geroglifici numerali, è una piccolissima tavola sepolcrale di legno, che stava probabilmente appesa al collo di qualche mummia; sui due lati di essa, quasi per ornamento, veggonsi delineati due scettri annuali, i quali, essendo ventisei volte intaccati, rappresentano sicuramente l’anno ventesimo sesto del regno del Faraone Amenofis I, capo della diciottesima dinastia di Manetone, quivi nominato nel bel mezzo di essi ne’suoi cerchietti Reali1; il qual anno, che fu quello di sua morte, corrisponde, giusta la presente opinione degli Eruditi, all’anno mille settecento sessantanove avanti l’era volgare.

La terza data numerica in lingua sacra l’abbiamo in un piccolo

  1. Si veda nel Vol. xxix. delle Memorie della Reale Accademia di Torino pag 83 la bella ed erudita dissertazione del ch. mio collega il professore di Filosofia Costanzo Gazzera intorno ai monumenti storici di questo regio museo, letta nell’Accademia medesima il dì 6 di maggio 1824.