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del cav. di s. quintino 251

nè sulla base della nostra statua, nè su quella dell’altro colosso compagno che sta in Roma, tolto di mezzo il carattere simbolico, vi sia stato scolpito in modo intieramente alfabetico, perchè in tal guisa lo trovo appunto scritto sopra un piccolo monumento sepolcrale di porcellana verde appartenente a questo regio museo, il quale, come ivi si legge, fu offerto al defunto Osmandu regio scrivano da sua sorella, parte d’Ammone. .. Si può vedere questo nome scritto in tal modo nella tav. ii, sotto la lettera italica c.

La traduzione ch’io qui presento delle anzidette iscrizioni è stata fatta da me a norma dei metodi recenti di leggere, e d’interpretare quelle scritture. Ciascuna leggenda sarà qui indicata colla stessa lettera maiuscola latina che la distingue nella seconda tavola suddetta, e per maggior chiarezza segnerò con cifre i diversi gruppi di esse. Mi sono astenuto dall’esporre il valore, e la qualità di ciascun segno o carattere geroglifico, e da ogni altra osservazione intorno ai medesimi, perchè queste cose sono ormai notissime, ed inutile cosa sarebbe il ripeterle sia per chi le sa, come per quelli che non ne hanno ancora notizia.




Interpretazione delle leggende scolpite sul colosso,

e rappresentate nella tav. ii.


BASE


a. Prenome del Re Osimandia, colle sue qualificazioni, e titoli d’onore scritti all’intorno.

Signore del mondo.
(Sole custode dei mondi, amico di Ammone.)
Amato da Ammon-Ra, dominatore delle regioni dell’universo.

Nome

Signore
(......... Phtah.) Ciò che manca in questo nome proprio è occupato dall’incavo n.
Amato da Ammon-Ra Re degli Dei.