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aOS OaiTTOGRAFIA PIEMONTESE

5. Cytaeivea.

f-^enus erjcina Linn. pag. Sa’^t. Abita nci niari clelle liiilie ( Linn. ): fossile in Pienaonle, iicl rirtcentiiio e a I’ailascio in Toscana.

Ad Orjclograph. Petlein. iiuctarium pag. iGi n." ii. Notisi, die qiiesto fossile e più esteso in larghezza di cpianto lo fanno gli autori citati da Linneo per qiicsta specie alio slalo )ion Ibssile. Ne abbiaaio ili 2 pollici e 6 linec cli largo, e i pollice 3 liiiee in Inngo. II sig. Brocclii osserva con ragionc, che qucsto fossile varia assai nellc sue proporzioni.

6. Lo stesso ncllo stalo spatoso, ma di diinensione minore. Si trova, insicme ad allri Ibssili marini uel terreuo di trasporlo della nostra colliaa.

.;. Cytaerea.

Venus canccllata Linn.?

Abita ma di rado neli’ Oceano ludiano: fossile e anclie frequente nella valle d’ Andona.

lo la trovo più conforme alia fig. 4 Tav. 3g Parte IV di Knorr ( deliccs des jeux etc. ) die alia descrizione di Gmelin. Tutti i irostri csemplari, tanto quel, die hanno 2 pollici nella maggior loro diniensione, come quelli, die sono di 7 linee, hanno dei filetli longitudinali, die formano colle membrane trasverse dei C(uadrati regolari. II guscio ha piuttosto una forma trigona, e un poco appiallilo, e il margine inleriore e perfettamenlc liscio e lion crenulato, comme asserisce Gmelin pag. Sa-jo. La lunula ( ano ) e il corsalello ( vulva ) sono due fossetle strette, che occiipano j)ressoche tutta la lungliezza del lato: sono sottilmente striate, e iion vengono distliite se noii per mezzo di una sorla di lacuna ossia abbassamento longitudinale, che si scorge dalla parte del corsalctlo. Somiglia in alcuni caratteri alia lucina lamellosa di Laniarh. V. Ann. dii Musee Tom. 12 Tab. XXIII. y/^-. 3. Ma nella nostra il margine opposto alia cima rotundata e liscio

interionucule come si e dello, ma uou dclitato.