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1344.


Pietro q.m Simeone di Tono, ed altri della valle di Non, che compromisero col vescovo Nicolò e il di lui nemico Sicone di Caldonazzo in Ubertino da Carrara, erano stati prima condannati con sentenza da Guidone de Cardinali e da Odorico de Furmiano. Per che ed in che furono condannati? Non si dice: e nulla dicesi della sentenza del Carrarese. Opino che fosse sventura in cui il di Tono cadde con altri Nauni per le liti e guerre prodotte dall’incostanza di Margherita contessa del Tirolo, che molti guai cagionò a tutto il Trentino. Vedemmo questo Pietro di Tono, con Simone suo figlio, qualche tempo dopo in guerra contro altri Nobili nauni, e fin contro suoi parenti. Forse furono suscitate le medesime quistioni.

(Al.)


1358.


Nel castello Valerio, innanzi al Signor Piovano di Tirolo, vicario generale per Lodovico di Brandenburgo (usurpatore del trentino Principato), si nominarono gli arbitri per comporre controversia tra il Signor Urico del q.m Fede-