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Questo tratto di paese, nel quale prosperano la vite ed il gelso, e cui il monte che gli è presso dai lati d’oriente e mezzodì somministra in copia fieno e legname, era, ne’ tempi andati, appellato, per le cose civili, Pieve di Tono, Plebs Toni, e per le ecclesiastiche Parrocchia di Tono, Sancta Maria de Tono. Ciò rilevasi da tutti gli antichi Atti pubblici della Naunia, e dalle Memorie ecclesiastiche trentine. Era anche in questo distretto il castello Tono, castrum Toni, abitato da Signori pur nominati di Tono, e forse la terra Tono, che similmente aveva suoi abitatori homines de Tono.

Al presente il paese è detto la Pieve di Vigo, la Parrocchia di Vigo: e il castello Tono rovinò interamente, di guisa che molti ignorano fin dove fosse, come non si può dire se abbia veramente esistito, e dove giacesse la terra Tono.

Il solo nome di Tono convertito in Thunn, ma dal popolo naune pronunziato sempre Ton con O stretto, rimase alla famiglia dei di Tono, e fu da questi dato al sontuoso castello Belvesino, chiamandolo castello Thunn.

Queste strane rivoluzioni potrebber essere cagione che, scrivendosi Thunn da poco tempo, si credesse un dì la Casa Thunn non essere così antica come pur è, e s’ignorasse poi del