MEDEA. 215
Cosi subito fatto?
Nun.
Il foco, come gli fu imposto, avampa
Per tutto il Real tetto:
E gia non è più tetto
Ma sol ruina; e a la città si teme.
Cor.
Dunque che non si corre
A estinguerlo con l’acqua?
Nun.
E questo in si gran male
E mirando e stimando; che le fiamme
Si nudriscon con l’acqua;
E, quanto più si tenta
D’ammorzarne un tal foco, esso piu cresce.
Medea rivolgi il piede,
E cerca di fuggire
Con ogni fretta fuor de la cittade.
Med.
Io debbo dipartirmi:
Anzi, quando ci fossi
Partita, ancor in lei tornar vorrei;
Però, ch’io vo veder le nuove nozze
Perche cessi mio animo? deh segui
Questo impeto felice:
Che cosi fatta parte
Di vendetta, onde godi
Quanta si può chiamare?
Tu furiosa ancora
Ami, se t’è a bastanza
Il vedovo Giasone.
Cerchi una sorte tale
Di pene e di cordogli,
Disusata nel mondo.
E cosi t’apparecchia:
Partisi la ragione,
E partasi il rispetto:
Lieve vendetta è quella,