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forse tra voi lungo tempo, ma che ama d’amore religioso la Patria, che gli è contesa, e spera in voi, o giovani, perch’essa diventi Una, Libera, e Grande di glorie mietute nel compimento di santi doveri. Vostro Giuseppe Mazzini.

Al Presidente della Societá Operaia di budrio.

Loudra 20 dicembre 1861. Signor Presidente, Ringrazio col mezzo vostro gli Operai associati di Budrio, di avermi aggiunto ai loro numero. Mi è cara la compagnia degli Operai, perché veggo in essi l’elemento intatto e virile della dazione: l’unica forse, e certamente la migliore promessa del suo avvenire. Mi è tanto piú cara la vostra. Operai di Budrio, perché voi appartenete a una provincia italiana, ove m’ebbi per trent’anni i piú operosi amici, e ove, piú che altrove, fu onore dei piú il patire, e il fare pel concetto genuino della libertá. Pure da tre anni, fattasi largo la dottrina d’una scuola, che vuole accoppiati in un simbolo il bene e il male, il vero è la menzogna, pare che cotesta provincia abbia smarrita la traccia della sua tradizione rivoluzionaria, e aspetti, contemplando, il rinnovaníento della patria.