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La vostra Associazione deve insistere sulla unitícazioue o federazione almeno di tutte l’altre societá unitarie. Fate di tutto per destare a vita le proviucie di Napoli.

Lá gli elementi non mancano. Il paese è in debito coll’Italia. E se si trova modo di coordinare quelli elementi, lo pagherá. V’esiste una Societá unitaria, ma con un Comitato non omogeneo, quindi inerte. Nondimeno, se un vostro, attivo ed energico, si recasse in Napoli, potrebbe riesci re a infondere vita in quel corpo.

Evitate ogni questione coi Comitati di Provvedimento. Lasciateli agire nella loro opera e agite voi nella vostra. Se riescite a farvi forti davvero, quei Comitati diverranno un giorno il potere esecutivo dell’Associazione. Farmi che il programma pratico d’ adottarsi debba differire, senza dichiararlo, da quello di Garibaldi. La non importazione della rivoluzione in terre che sono d’ Italia non può essere principio vostro. Dovete prefiggervi un punto obbiettivo e tener dietro a quello. Ciò non v’impediiá di mutarlo, se le circostanze ne faranno sorgere un altro nell’intervallo. Voi giá sapete qual è il punto obbiettivo eh" io, tanto per l’impossibilitá attuale di raggiungere l’altro quanto per la questione uiigarese. preferisco. Voi mediterete e agirete come vi detterá la coscienza. Comunque, l’emigrazione Veneta dovrebbe essere soggetto d’ un vostro lavoro speciale. Essa mantiene piú o meno contatto col Veneto.

Se in tempo, dovreste adoperarvi perché l’opposizione parlamentare si concentrasse in proporre che,