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anzi tratto per quel giorno mezzi d’aiuto immediato italiano al loro moto. Seouite»lunque nell’opera incominciata. Diramate la sottoscrizione del franco a tutte le piccole localitá sinorii neglette: affidatela alle vostre donne: non trascurate mezzo alcuno perché quanti amano generosamente la Patria Italiana e l’onore e la salute della nazione, segnino, nelle liste che portano in fronte i due sacri nomi, il loro obolo. Insistete, coli" influenza che dá l’esempio, cogli amici vostri, nelle altre terre meridionali. Il Sud ebbe, come era debito, l’aiuto del resto d’Italia a emanciparsi: dia il suo alle terre italiane oppresse tuttavia, e risponda col fatto a chi ingratamente lo accusa di non intendere l’Unitá.

Fate lo stesso per la protesta a prò’ di Roma. Roma in mano dello straniero fu. da dodici anni in poi, un delitto altrui e una profanazione della nostra vita di popolo; è. da quando siamo ventidue milioni, una vergogna per noi. E a cancellarla, occorreranno l’armi, se dagl’Italiani non esce una protesta cosi potente da suscitare l’opinione di tutta Europa, giá avversa all’occupazione, si che imponga allo straniero lo sgombro. Chiedete dunque ai vostri la firma, non sohimente in. nome del Diritto immortale, non solamente in nome del sangue che, per impulso dei cospiratori accolti in Roma, bagna ora le terre napoletane, ma in nome della pace ch’essi vorrebbero ragionevolmente serbare colla nazione francese. La piotesta universale può darcela, il silenzio non lascia che la via dell’armi, inevitabile presto o tardi. In queste cose, o giovani, e in ogni altra che il core e la condizione d’Italia vi suggeriscono, abbiate sempre il coraggio delle vostre convinzioni, la co-