Pagina:Mazzini - Scritti editi e inediti, LXIX.djvu/219

gravi nella caduta. Voi dovete avere Venezia entro l’anno: averla coll’armi — armi di popolo e dell’esercito. Yoi dovete con una prepotente universale manifestazione di volontá costringere Parlamento e (Toverno. l^^on badate a promesse: saranno tradite. Non vi lasciate sedurre da proposte di mediazioni diplomatiche o di congressi: le prime non tendono che ad addormentare il vostro entusiasmo; e nessuno da voi in fuori ha Diritto di decidere sul vostro avvenire. Guerra per Venezia sia grido che sorga a ogni passo intorno ai vostri rappresentanti. E se il grido non basta, iniziatela voi; nessuna poteuza umana potrá impedire all’esercito italiano di seguirvi, al Governo d’assumersi la direzione d’ un moto che minaccerebbe sfuggirgli di mano. Fidate nella forza delle cose, in Garibaldi, nei forti che conquistarono a libertá il Mezzogiorno, e nel bisogno sentito di tutta Italia. Kicordate Roma, il core d’ Italia. Lá sta la missione morale della patria, il vostro battesimo di Nazione in Europa. In Koma vive la vostra libertá: lá soltanto voi potete averne le ispirazioni e la consecrazione davanti ai popoli; combattendo per Venezia, pensate a Roma, e preparate la via. Non sia tra voi chi non dia il nome agli Indirizzi che chiedono lo allontanamento dei soldati francesi dalla vostra ]\Ietropoli: esaurite, per amore alla Francia, le vie pacifiche: sollevate — sta in vostra mano — l’opinione di tutta Europa contro un intervento che. alimentando le speranze e le congiure dei vostri eterni nemici, costa sangue agli uomini e pianto alle madri. Poi, se forzati, apparecchiatevi a compire virilmente il debito vostro.

E per questo, per Venezia e per Roma, perch’ altri vi tema e vi rispetti, per vincere rapidamente e col