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[1841-1860] dei doveri dell’uomo. 57

Leghe contratte dai principi, primi ad accorgersi che la quistione è in oggi generale, di tutti i governi. Né v’è speranza per voi se non nel miglioramento universale, nella fratellanza fra tutti i popoli dell’Europa e, per l’Europa, dell’umanità.

Voi dunque, o fratelli, per dovere e per utile vostro, non dimenticherete mai che i primi vostri doveri, doveri, senza compiere i quali voi non potete sperare di compiere quei che la patria e la famiglia comandano, sono verso l’Umanità. La parola e l’opera vostra siano per tutti, sì come per tutti è Dio, nel suo amore e nella sua Legge. In qualunque terra voi siate, dovunque un uomo combatte pel diritto, pel giusto, pel vero, ivi è un vostro fratello: dovunque un uomo soffre, tormentato dall’errore, dall’ingiustizia, dalla tirannide, ivi è un vostro fratello, Liberi e schiavi siete tutti Fratelli. Una è la vostra origine, una la legge, uno il fine per tutti voi. Una sia la credenza, una l’azione, una la bandiera sotto cui militate. Non dite: il linguaggio che noi parliamo è diverso: le lagrime, l’azione, il martirio formano linguaggio comune per gli uomini quanti sono, e che voi tutti intendete. Non dite: l’Umanità è troppo vasta, e noi troppo deboli. Dio non misura le forze, ma le intenzioni. Amate l’Umanità. Ad ogni opera vostra nel cerchio della Patria o della famiglia, chiedete a voi stessi: se questo ch’io fo fosse fatto da tutti e per tutti, gioverebbe o nuocerebbe all’Umanità? e se la coscienza vi risponde: nuocerebbe, desistete: desistete quand’anche vi sembri che dall’azione vostra escirebbe un vantaggio immediato per la Patria e per la Famiglia. Siate apostoli di questa fede, apostoli della fratellanza delle Nazioni e della unità, oggi ammessa in prin-