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ma Walberg freme ancora quando si rammemora delle terribili tentazioni, che ebbe a sostenere per parte dello straniero, che rincontrò nelle sue corse notturne, e questa rimembranza gli sembra più penosa ancora di quella della sua famiglia ridotta a perire dallo stento e dalla miseria.

Don Francesco d’Aliaga aveva ascoltato la lettura colla più viva attenzione. Quando l’incognito l’ebbe finita aggiunse: Io posseggo delle altre relazioni concernenti cotesto ente prodigioso. Se mai ci rincontrassimo un’altra volta, signore, potrei raccontarvene alcun’altra, e vi assicuro, che non le troverete meno straordinarie di questa, che avete ascoltata; ma questa sera è troppo tardi, e voi avete bisogno di riposarvi della fatica del vostro viaggio. Dopo aver parlato così l’incognito si ritirò.