Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/210


201

dora in un perfetto riposo, e ciò per un forte motivo; perchè cioè in lei fosse perfettamente ritornata la ragione, e si potessero avere delle informazioni intorno a Melmoth, che non era stato possibile ancora di avere per mezzo di alcuno.

Una notte la porta della prigione di Isidora si aprì e non ostante l’oscurità ella vide entrare il padre Giuseppe. Dopo una lunga pausa di un vicendevole orrore ella s’inginocchiò per ricever da lui la benedizione, che egli le compartì con una gravità mista di tenerezza, dopo di che si mise egli a piangere dirottamente; ma alla fine raccogliendo le sue idee le disse: figlia, se io ho ottenuta la licenza di visitarvi, lo dovete alla indulgenza del Sant-Uffizio. — Gliene sono molto obbligata, rispose Isidora confortandosi alquanto col dare libero sfogo al suo pianto. — Mi è ancora permesso di dirvi, che il vostro interrogatorio avrà luogo dimani..... Vi scongiuro di prepararvici e se avete qualche cosa, che.... — Il mio interrogatorio! e su qual soggetto vogliono