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getto de’ discorsi comuni degli abitanti del castello, e quello delle solitarie riflessioni di ogni individuo. Margherita pensando al valore di suo cugino, s’immaginava di esser presente all’esplosione del vascello d’Opdam; Eleonora lo vedeva sempre slanciarsi in mezzo alle fiamme ed ai vortici di fumo per salvare la vita de’ vinti nemici. Incominciando dal giorno del ricevimento della lettera del re si vide potentemente un cambiamento significante nelle maniere di Eleonora. Questo era prodotto dal contrasto che regnava tra la sua reminiscenza ed i discorsi che presentemente ella sentiva. La prima le rappresentava suo cugino avvenente ed amabile, pieno di grazie e di dolcezza, gli altri invece sotto l’aspetto di un guerriero coperto di sangue e compiacentesi di tutti gli orrori di un combattimento. Finora ella erasi fatta un piacere di pensare al tempo in cui rivedrebbe l’amico della sua infanzia, ed involontariamente lo rivedeva quale lo aveva veduto partire. Cotesta illusione però