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noi estranea, che ne distolga e ravvivi. La necessità che noi abbiamo del mondo per ottenerne un qualche passaggero sollazzo, aumenta in proporzione diretta del nostro disprezzo pel mondo medesimo e le opere sue.

Stanton frequentava dunque gli spettacoli, i quali a quell’epoca erano in modo regolati da chiuder la bocca a tutti quelli che follemente declamano contro la progressiva depravazione de’ costumi. Il vizio si riscontra sempre appresso a poco nella medesima proporzione. Le sole cose, che cambiano in una maniera degna di rimarco, sono i costumi, ed in questa parte noi abbiamo incontrastabilmente de’ vantaggi sopra gli antichi. L’ipocrisia, al dir di taluno, è una specie di omaggio, che il vizio rende alla virtù; espressione di cotesto omaggio è la decenza: se ciò è vero non possiamo a meno di confessare, che il vizio da qualche tempo a questa parte è divenuto ben umile. Sotto il regno di Carlo II esso aveva dell’ostentazione, dello