Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/308


295

raccontarono quindi quasi accademicamente, che i miei genitori oppressi da dolore per lo scandalo che io aveva cagionato col cercare di essere sciolto da’ miei voti, avevano abbandonata Madrid. A tal nuova provai una emozione molto maggiore di quella che detti loro a dimostrare. L’interrogai quanto tempo io fossi stato malato, ed essi mi risposero quattro giorni; la qual risposta mi fece sospettare, che la cagione della mia sollecita liberazione poteva essere stata questa, cioè che l’avvocato nella sua memoria erasi espresso, che tra cinque giorni avrebbe avuto bisogno di parlare con me.

La mia società si ritirò, ma ben presto ricevetti un’altra visita. Dopo il vespro, al quale io era stato dispensato di assistere per quel giorno, il superiore entrò nella mia cella. Quando lo vidi avvicinarsi al mio letto, io voleva alzarmi e star seduto su quello; ma egli mi pregò di rimaner fermo, e mi si assise accanto guardandomi con un occhio placido, ma penetrante. Voi avete finalmente sco-