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do pasto, si vedevano disposte in fila molte bottiglie di ala di Wicklou, prese segretamente dalla cantina del padrone di casa, ed il cui sordo fischiare dava assai chiaramente a conoscere l’impazienza che si levasse il turacciolo; ma il whiskey ben fatturato era quello che riportava la palma, onde è che ognuno ne faceva l’elogio, e per contestarne la sincerità ne beveva a lunghe sorsate.

Giovanni dando un’occhiata intorno a sè non potè fare a meno di risovvenirsi della morte di don Quichiotte, quando non ostante il dolore, la sua nipote mangiò secondo il solito, la governante bevette pel riposo dell’anima di lui e Sancio stesso credette di poter sollazzarsi un poco. Dopo che Giovanni ebbe restituito il saluto a tutti gli astanti, dimandò come andava la salute di suo zio: Non c’è male; rispose uno: un poco meglio, disse un altro: ha peggiorato un poco, replicò un terzo. Giovanni rivolgendosi con vivacità ora da una parte, ora dall’altra, pareva voler dimandare a chi dovesse prestar fede: