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ed era stato in ciò molto accorto. Giammai io aveva inteso cosa, che tanto rassomigliasse alla ispirazione. Ascoltando anco involontariamente delle effusioni, che non sembravano provenire dalla bocca di un mortale, cominciai a dubitare de’ miei propri motivi, ed a scrutare il mio cuore. Io non aveva fatto alcun conto, e piuttosto mi era burlato delle sue minacce; aveva sfidata la sua collera; ma egli pregava, ed io non potei trattenermi dal versare delle lagrime. Io era finalmente nella situazione di spirito, alla quale egli aveva voluto condurmi. Prima di lasciarmi mi raccomandò di attendere con fervore alla orazione, affinchè Iddio m’illuminasse, mentre egli dal canto suo indirizzerebbe fervidi voti al cielo, perchè si degnasse di toccare il cuore de’ miei genitori, e loro rilevare qualche espediente di risparmiare a me il delitto lo spergiuro di una vocazione forzata, senza lasciarsi essi medesimi trascinare in un delitto maggiore e più spaventevole ancora. Mi abbandonò per ritornar presso i miei