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levarsela dai piedi!... E lei, no! non vuole andarsene! Vuol vivere apposta per vedere come farà suo figlio a togliersi dal collo il debito e don Gesualdo... Eh? Ho parlato or ora con vostro marito dei gran progetti che ha don Ninì pel capo...

Don Gesualdo stava zitto, sopra pensieri. Poi, siccome il barone aspettava la risposta della cugina Bianca, col risolino fisso in bocca, brontolò:

— No, non c’è tanto da ridere... Dietro il paravento dev’essere anche il canonico Lupi.

Zacco rimase interdetto: — Quel briccone? quell’intrigante?... Come lo sapete?... Chi ve l’ha detto?...

— Nessuno. È un’idea mia. Ma vedrete che non m’inganno. Del resto non me ne importa nulla! Ho altro pel capo adesso!

Ma il barone non si dava pace: — Che? Non ve ne importa? Grazie tante! Sapete cosa dicono pure? Che vogliono levarci di mano le terre del comune!... Dicono che stavolta hanno trovato il modo e la maniera... e che nè voi nè io potremo rimediarci, capite?...

Don Gesualdo si strinse nelle spalle. Sembrava che davvero non gliene importasse nulla di nulla adesso. Il barone a poco a poco andò calmandosi, in mezzo al coro dei suoi che mormoravano sottovoce contro il canonico.

— Un intrigante!... un imbroglione!... Non si fa