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oh non mi abbandonate! non mi lasciate sola! E mio padre... dov’è il padre mio?

Queste parole non erano profferite, che il Marchese avea gittato le braccia al collo di sua figlia, e coverta ne avea la fronte di lagrime e di baci.

E quando, dopo un dieci minuti di un’ebbra tenerezza tra il padre e la figlia, il Marchese si staccava dalle braccia di lei, Beatrice cadde col capo sulla spalliera della sua sedia.

Ella era priva di sensi!

Il Marchese, Geltrude e i servi circondaron la fanciulla, le furon sopra con affettuose cure e aspettarono, attorno a lei, che quella potente commozione del cuore fosse a poco a poco svanita.

Gaetano area raccomandato di non cagíonar le sensazioni troppo vive, ma come rattenere gli slanci di due anime poste, come il Marchese e sua figlia, nella concitazione di così cari affetti? Sallo Iddio quel che il Marchese avea sofferto per non islanciarsi fin da’ primi momenti verso la diletta figliuola; ma Beatrice facea le più calde premure di vedere il genitore; la costui assenza dal suo fianco pareale così strana cosa, che non rifinava di chieder di lui ad ogni momento.

Un’altra persona non ancora si era presentata agli occhi di Beatrice. Dapprima, nella sua ineffabile confusione, ne’ suoi trasporti quasi infantili, ella non avea pensato a Gaetano; ma tosto il pensier di lui affacciossi alla mente della giovinetta, e nella delicatezza della sua ani-