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grandissimo disturbo, poiché ho fretta e mi bisogna accommodare la mia casa di Napoli. Vi prego adunque, vi scongiuro ed essorcizo, se mi volete bene, ad abbracciare efficacemente questo negozio, conforme all’altra che vi scrissi. Dico ch’io desidero da monsignor Brandino i due medesimi suggetti fatti, cioè in un quadro Venere quando si fa acconciar la testa dalle Grazie con lo specchio innanzi, ed in un altro la stessa Venere quando parla al cinghiale menatole inanzi dagli Amori. Avertendo ch’io non voglio che si muti invenzione, ma che sieno le medesime figure e nella medesima postura; ma perché la misura de’ quadri sará maggiore in quanto alla larghezza de’ fianchi, come vedrete nella mostra che vi mando, si potrá empire il resto di paese o farvi qualche altro amorino, overo il carro della dea co’ cigni o le colombe. Questo si può fare in quello del cinghiale, che rappresenta la campagna; ma nell’altro, che si rappresenta in una loggia col baldachino, si potrá empir lo spazio con una balconata di balaustri che accenni qualche poco di paesaggio.

Nel medesimo tempo vorrei che voi pregaste lo Scorza a

farmi un Orfeo della medesima grandezza e della medesima

maniera come quello che mi mandò a Parigi, salvo che la tela sará della proporzione come quelli del Brandino; onde avrá campo di farvi qualche altro animaletto di piú. Quel ch’io voglio è che voi diciate che lo volete non per me ma per voi, e che voi gliel pagherete, perché cotesto galantuomo da me non volse prender nulla ed io non voglio dargli tanta fatica. Vi farete adunque dire gli ultimi prezzi, e credo che si contenteranno dell’istesso dell’altra volta, che furono dodeci ducatoni il pezzo, se bene credo che lo Scorza vorrá piú e merita piú, perché vi è piú fatica. Avisatemi subito del tutto particolarmente e ditemi quando bisognano i quatrini, ch’io gli farò sborsare costi in vostra mano.

Per amor di Dio, non mi mancate in questo, ché altrimenti sarei mortificatissimo e romperei parecchi miei disegni. Potrei valermi del favore del mio signor conte di Moretta e di Scarnafiso, ma farei torto alla confidenza che ho in voi a cercar altri mezi: onde potete vedere come vengo alla libera. Sopra