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XXXIII
Al signor Aquilino Coppini, lettor publico
SELLO StLL>!0 £>J PADOVA
Lunga confutazione di tre accuse mosse dal Coppini al Mondo nuovo : umiltá dello stile, lunghezza dei canti e dissimiglianza nell’invenzione.
Di Parma, a’ 2 di marzo ió(j.
XXXIV
Al signor Francesco Stelluti, a Fabriano
Si scusa di non potergli rendere un servigio.
Di Parma, 5 aprile 1618.
XXXV
Al sigsqr Giovatovi A.nxoxuo Orsino
duca di Santo Gemini, a Nerola
Non accetta la sfida a chi sappia meglio empire di baie le lettere.
Di Roma, 4 di’ maggio 1618.
XXXVI
Al signor Luciano Bortoni, a Genova
Manifesta apertamente i suoi sospetti sulle vere ragioni che inducono
il Borzoni a ritardare la stampa del Mondo nuovo.
Un Giovan Battista Rota, venuto qua di fresco, s’è lamentato meco a nome di V. S. ch’io non rispondo alle sue lettere. Al che le dico che, dal tempo in qua che tra me e lei si tratta !a ristampa del Mbnrfo nuovo, io son sempre stato in Parma e ricevo ogni settimana le sue, e per la medesima rispondo a quelle di volta in volta senza mai mancare ad una. Gran maraviglia mi pare che le sue capitino a me tutte, e delle
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