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CLXX

Di monsignor Mazarini

Acclude la risposta del Richelieu alla lettera CLIX

Le qualitá riguardevoli delle quali V. S. è dotata e l’affetto parziale che ha sempre professato a questa corona possono a bastanza assicurarla della stima che dal re e daU’eminentissimo signor Cardinal duca si fa della sua persona. Ad ogni modo, avendo avuto tempo in diverse occasioni di far a Sua Maestá e a Sua Eminenza quelle commemorazioni di V. S. che sono dovute al suo merito e avendone riportato gradimenti straordinari, non ho voluto mancare di dargliene aviso e assicurarla che puoi far certissimo capitale della protezione e affetto del1’ Eminenza Sua, la quale ha voluto scriverle la congiunta lettera per comprovarle quanto io le accenno. Il signor Lorenzo Mancini, mio cognato, le presenterá questo piego insieme con una catena d’oro, che Sua Eminenza in segno dell’amor suo verso V. S. le invia. Se avrá a commandarmi alcuna cosa, potrá farlo con ogni libertá, poiché al desiderio che ho sempre avuto di servirla s’aggiunge la certezza che ho d’incontrar il gusto di Sua Eminenza facendolo. Con che prego a V. S. dal cielo il colmo d’ogni vera felicitá.

Di Parigi, 11 maggio 1640.

CLXXI

Del cardinale duca di Richelieu R isposta alla lettera CLIX.

Signore, la passione ch’Ella dá a conoscere d’aver del servizio del re mediante il saggio che ne ha dato al publico nell’occasione della nascita di monsignor il delfino, e l’affezione ch’Ella dimostra verso la mia persona, fanno ch’io l’assicuri della protezione di Sua Maestá, come altresí che, in tutto quello