Pagina:Marino, Giambattista – Adone, Vol. II, 1977 – BEIC 1871053.djvu/45


139.La mistura però, di cui son fatti,
d’ogni accidente e passion capace,
a differenza degli spirti astratti,
a l’alterazi’oni anco soggiace.
Ad infermarsi, anzi a morir son atti,
poi ch’ogni misto si corrompe e sface;
ma perché piú perfetta è la sostanza,
molto di vita il viver vostro avanza.

140.Una sol qualitá non si conforma
vosco, né par ch’a Tesser vostro arrivi:
che l’uom di corpo e d’anima s’informa,
ma questi in tutto d’anima son privi;
onde se ben per la piú nobil forma
restan di voi piú lungamente vivi,
essendo sol corporei e spiritali,
nascono corrottibili e mortali.

141.* Nascon ’ diss’io, perché com’han communi
con l’uomo in tutto e le parole e i gesti,
com’han ne le freddure e ne’ digiuni
(quai tal corpo richiede) e cibi e vesti,
quantunque negli affar loro oportuni
sien piú pronti e vivaci, agili e presti,
cosí non è di generar lor tolto,
e del consorzio uman godono molto.

142.Hanno anco il sonno e la vigilia, ed hanno,
providi a l’opre, i naturali instinti,
e com’api o formiche, in ordin vanno
non senza industria a le fatiche accinti.
La notte e ’l giorno, e le stagion de Tanno,
e tutti i tempi han come voi distinti.
Aman la luce e le lumiere belle
del Sole, e de la Luna, e de le stelle.