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99.Per lo Carpathio mar Triton la traccia
di Cimothoe ritrosa allor seguiva.
Spesso la tocca il fier, spesso l’abbraccia,
e si strugge tra Tacque in fiamma viva.
Ella l’orrenda e spaventosa faccia
de l’ingordo seguace aborre e schiva,
e timidetta co’ capegli sparsi
va tra Taighe piú dense ad appiattarsi.

100.Fugge la Ninfa, e d’or in or le sembra
che l’osceno amator le giunga sopra.
La nuditá de le cerulee membra
cerca di scoglio in scoglio ove ricopra.
Ei, che l’alta beltá fra sé rimembra,
sott’acqua a nuoto ogni suo studio adopra.
E con lubrico guizzo il molle argento
frange e rincrespa, a la gran preda intento.

101.— Oh — disse Amor — per entro i guadi algosi
non han potuto e sotto il mar profondo
a me tenersi i vostri furti ascosí,
a me, che so quanto si fa nel mondo.
Vienne, ed appresta gli omeri scagliosi
de la Dea nostra a sostenere il pondo.
Né vii fia la mercé di tua fatica:
Cimothoe avrai, di ribellante, amica. —

102.Fuor del gorgo prorompe, e in alto ascende
il Semipesce allor torvo e difforme.
In stranio innesto si commette, e rende
la Pistrice con Tuoni misto biforme.
Vela d’ondoso crin le braccia, e stende
con doppio corno biforcate Torme.
Tre volte il petto move, e lieve e ratto
giunge in Cipro nuotando al quarto tratto.