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119.Tu dèi dunque saver, ch’a nascer hanno
del buon sangue Troian l’alme Latine,
onde il Tebro ornerá dopo qualch’anno
prosapia di propagini divine.
Quindi gli Anicii e i Pier Leon verranno,
poi d’Austria i Regi, indi d’Etruria alfine
a dilatar nel secolo piú fosco
il Romano splendor, l’Austriaco, e ’l Tosco.

120.Veggio de l’Austro l’onorata pianta
si fatti partorir germi felici,
che ne l’arbor de l’ór non fu mai tanta
ricca copia di rami, e di radici.
Ma tra’ primi virgulti, onde si vanta,
quel ch’avrá piú d’ogni altro i Cieli amici
sará Filippo, onor di sua famiglia,
dico colui che reggerá Castiglia.

121.Seguirá Carlo, al fortunato impero
promosso poi con titolo di Quinto,
che di trionfi laureati altero,
e d’illustri trofei fregiato e cinto,
poi che partito dal paterno Ibero
avrá l’Africa corsa, e ’l mondo vinto,
romito abitator d’ermi ricetti,
deporrá ’l fascio de’ terreni affetti.

122.Sottentrerá l’altro Filippo al peso
quasi d’un novo Atlante un novo Alcide.
Re tanto a pace ed a virtute inteso
giá mai da polo a polo il Sol non vide.
Questi lo scettro in I.usitania steso
(cotanto il fato a’ bei pensieri arride)
in regione ancor non nota o vista
di lá dal mondo un altro mondo acquista.