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115.È ver che nulla il bel pensiero afirena
che sempre a l’occhio il caro oggetto appressa.
In alme strette di leal catena
so che per lontananza Amor non cessa.
Dividale (se può) Libica arena.
Oceano profondo. Alpe inaccessa.
Pur lasciar il suo bene è peggio assai
che desiarlo, e non goderlo mai.

116.Godiamci, amiamci. Amor d’Amor mercede,
degno cambio d’Amore è solo Amore,
Fansi in virtú d’un’amorosa fede
due alme un’alma, e son duo cori un core.
Cangia il cor, cangia l’alma albergo e sede,
in altrui vive, in se medesma more.
Abita Amor l’abbandonata salma,
e vece vi sostien di core e d’alma.

11 7. O dolcezza ineffabile infinita,
soave piaga e dilettosa arsura,
dove quasi Fenice incenerita
ha culla insieme il core, e sepoltura;
onde da duo begli occhi alma ferita
muor non morendo, e ’l suo morir non cura:
e trafitta d’Amor sospira e langue
senza duol, senza ferro, e senza sangue!

118.Cosi dolce a morir l’anima impara
ésca fatta a l’ardor, segno a lo strale,
e sente in fiamma dolcemente amara
per ferita mortai morte immortale:
morte, ch’ai cor salubre, ai sensi cara
non è morte, anzi è vita, anzi è natale.
Amor che la saetta, e che l’incende,
per piú farla morir vita le rende.