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[§ 37-38] fenomeno economico concreto 465

della forma sociale presente mercè vincoli di ogni genere, onde per tal modo ci avviciniamo agli inrigiditi ordinamenti1 che furono spezzati sul finire del secolo XVIII ed al principio del secolo XIX. Perciò la teoria in cui si suppone che l’uomo si possa muovere liberamente secondo i proprî gusti ha valore solo in un campo ognora più ristretto, crescendo ogni giorno i vincoli che sono imposti all’uomo, e che rigidamente determinano le sue azioni.

38. Dall’invasione di quegli ordinamenti restrittivi segue pure che si farebbe un errore grande procurando di prevedere, anche in materie stretta-


  1. Sino nelle minuzie l’uomo è vincolato. Per esempio, la legge impone agli operai di riposarsi la domenica. In Svizzera, i componenti una setta religiosa, detta degli aventisti, chiesero di potersi riposare invece il sabato, ma fu negato loro dalle autorità. Non basta che la legge imponga all’uomo quando e come deve riposarsi, si dà anche pensiero di ciò che deve mangiare e bere; spesso col pretesto dell’igiene, e qualche volta senza quel pretesto. In certi paesi produttori di vino è proibito di fare vino coll’uva secca. In tal caso manca ogni pretesto igienico; la legge ha solo per scopo di giovare ai produttori di vino. Seguendo tale via, perchè non s’imporrebbe alle signore di portare vesti di seta, invece di vesti di lana, per giovare ai filatori e tessitori di seta?
         Quella gente di poco senno che ha nome anti-alcoolici chiede ognora nuove leggi per impedire all’uomo di bere ciò che vuole. Ed ecco altri fanatici che se la prendono coll’uso del the, della carne, e persino del latte.
         Si ponga mente che ogni anno nuovo reca, senza fallo, un numero assai grande di leggi tutte dirette a togliere all’uomo la facoltà di fare cose che per lo innanzi erano lecite. Seguitando in quel modo ogni atto dell’uomo, dal concepimento alla nascita e alla morte, sarà regolato e prescritto.
Economia politica. - 30.