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366 la popolazione [§ 10-13]

menomamente da concludere che gli scostamenti dei salari seguono la legge detta degli errori.

11. Ripartizione delle entrate1. — L’analogia con altri fatti dalla stessa specie ci porta a ritenere Fig. 54.che la curva delle entrate dovrebbe avere una forma come quella data dalla fig. 54. Fatto m o eguale a una certa entrata x, m p eguale a 1, la superfìcie m n q p dà il numero di individui aventi un’entrata tra x e x più 1.

Ma per le entrate totali la statistica non ci dà notizie che per la parte c q b della curva, e forse, in pochissimi casi, pel piccolo tratto b b'; la parte a b', o meglio a b, rimane perciò ipotetica.

12. La curva non è punto simmetrica intorno ad s b; la parte superiore s c è molto lunga; la parte s a, molto schiacciata.

Da ciò solo non si può concludere che non vi è simmetria tra le qualità degli individui che si allontanano da una parte o dall’altra della media s k. Invero, di due uomini che si scostino egualmente dalla media delle qualità, quello che ha attitudini eccezionali per guadagnare quattrini può ottenere un’entrata altissima; e quello che ha qualità negative eguali non può cadere, senza sparire, al disotto dell’entrata minima che basta a sostentare la vita.

13. La curva a b n c non è la curva delle qualità degli uomini, ma è la curva di altri fatti che stanno in relazione con quelle qualità.


  1. Cours, lib. III, cap. I. Ai dati del Cours, parecchi altri sono stati aggiunti; veggasi Giornale degli economisti, Roma, gennaio 1897.