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A CHI LEGGE


Se mai per verun de’ lavori in cui gli studiosi s’adoprano, e per veruna dell’opere ch’essi talvolta ardiscono di metter fuori, c’è bisogno di chieder grazia, e di bramar discreto giudice il suo Lettore, egli è certamente in quelle del genere di questa ch’or ti presento. Tanto intralciato in esse è ’l cammino, e tanto lungo ed oscuro, che amico dottissimo1, il quale è de’ primi lumi dell’età nostra, e sa di assunti vastissimi riuscir con gloria, dissemi, ha pochi mesi, tre volte essersi messo per ragunar la Biblioteca della sua illustre patria, ed altrettante non potendone trarre i piedi, averne abbandonata infastidito l’impresa. Il gran numero delle persone, inaudite spesso, e per incerto barlume appena in lontananza scoperte, delle quali si convien far registro; la rarità molte volte de’ monumenti in cui ne rimasero i nomi; la quantità degli scritti che alcuni grand’ingegni lasciarono; la difficoltà di trovar certi libri in cui si sa esserne fatta menzione; il dover per forza fidarsi d’altri qualche volta, senza poter vedere le

  1. Muratori