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SCENA V
Idalba ed Aliso.
è pieno di pensieri, e gli conviene
— lo scusi — far ben presto altro viaggio.
Idalba. Sen vada a la buon’ora. Assai mi spiace
d’avergli fatto cortesia e d’avere
perduto il tempo per quel suo parlare
che or conosco ridicolo, e da cui
mi asterrò sempre d’ora innanzi. Vedo
venire Ersilia col suo nuovo sposo
e col padre, cui tu farai il piacere,
se ti trattieni per interpretargli
i gerghi de lo sposo, affatto simili
a quei del tuo padrone.
f
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Anselmo, Ersilia, Alfonso, Despina ed Aliso.
ha fatto che ci siam qui ritrovati
dove, figlia, suoi primi convenevoli
farvi ha potuto il vostro sposo, e voi
vostre prime accoglienze a lui.
Ersilia. Mi è caro
tutto, signor; ma non vi posso dire
quanto quel suo parlare mi disgusti .
Ansf.lmo. Me ancor, se debbo dirvela; ma che
volete far? Per si piccol difetto
non si dèe prender contragenio, né