Tentato cerca, e se principio avesse 1800Il mondo, e se ugualmente aver de’ fine;
E fino a quando le sue mura, e tanti
Moti, e sì varj a tollerar sien atti
Così grave fatica; o pur se il tutto
Per opra degli Dei vita immortale 1805Goda, e scorrendo con perpetuo tratto
Di tempo, disprezzar possa in eterno
D’immensa età le smisurate forze.
In oltre a chi non s’avvilisce il petto
Per timor degli Dei? Cui non vien manco 1810L’anima? Cui d’alto spavento oppresse
Non s’agghiaccian le membra, allor che d’ampia
Torrida nube il folgor piomba, e rapidi
Scorron per l’alto ciel murmuri orrendi?
Or non treman le genti, e il popol tutto? 1815Non quasi un mortal gelo i re superbi
Sentonsi al cor, mentre de’ Numi eterni
Temon l’ire nemiche, allor che giunto
Credon quel tempo in cui de’ lor misfatti
Pagar debbono il fio? Che se l’immensa 1820Forza d’euro, e di noto in mar sonante
Squassa, e ruota su l’onde un sommo duce
In armata navale; ed allor quando
S’urtan le schiere avverse, e gli elefanti,
Non chied’egli con voti a’ sommi Dei 1825Pace? Non fa preghiere a i venti irati