Pagina:Lucifero (Mario Rapisardi).djvu/101


canto sesto

Che udì del tapinello Aci il lamento,
Poichè il fiero Ciclope eragli sopra
90Con geloso consiglio; e già tra’ cupi




Chiuse le aperte braccia e i labbri pòrse
E un’armonia suonò per l’aër vano,
Ch’armonia parve, e baci erano forse.

(pag. 85)


Firmamenti d’azzurro, erti a le stelle
Gli affocati cratèri Etna scopría,
Quando, gli alti corrucci e il lampeggiante
Sguardo sentendo della Dea sdegnosa,
95Di sulfureo vapor l’aria si tinse,



— 97 —