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AL DOTTORE

PIETRO CARPANELLI

Professore di Umane Lettere


Ecco di nuovi fregi ornato io v’offro
     Il bel monil delle preziose perle
     Che Lorenzo cogliea lungo le rive
     Dell’Italo Ippocrene — Egli pietose
     Lagrime sparse sulle caste zolle
     Che le quete coprian ceneri sante
     Dell’Elvetico Titiro, e la Najade
     Della fonte gentil ove s’udìa
     Di Dafni il nome, ne facea tesoro
     Nell’argentea conchiglia. Egli dal cielo
     Momo richiese a sparger lieto riso
     Sul finto volto onde Talìa fa velo
     Al pudor fra le celie, e ove altri solo
     Credeva scarso umor, ei grata sparse
     A palati più schivi e larga vena.