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all'acido nitrico. In esso si veggono de' pezzi di pietra calcare, rotolati dalle acque, ed una quantità immensa di rottami di lava di tutte le grandezze. Io ho ritrovato anche incastonati in questo masso de' pezzi di mattoni, ed altre terre cotte. Niente dico de' monti di tufo, esistenti tra la Torre del Greco e lo Scavamento, ne' quali veggonsi infiniti pezzi di lava. In una delle grotte, poi, si osserva, in mezzo al masso argilloso-calcare, uno strato di arena nera, che dimostra le reiterate soprapposizioni delle materie, originate dalle acque, e dalle quali nacque l'altezza del monte.

Il lettore scenderà, indi, dallo Scavamento della Torre del Greco alla marina sottoposta, e vedrà, quasi al livello del mare uno strato ben caratteristico di marna calcare effervescentissima all'acido nitrico, affatto simile a quella, che s'incontra nel piano del proscenio del teatro, indicata nella specie 9. La posizione, ossia l'elevazione presso a poco la stessa de' due luoghi, ne' quali giace la marna, mi fa credere essere uno e lo stesso strato tanto quello, che si osserva nel proscenio, quanto l'altro, che si vede alla Torre del Greco al disotto dello Scavamento. Son persuaso che a forza di livellazioni, e di scavamenti perpendicolari in alcuni luoghi tra Resina e la Torre del Greco, si verrebbe a definire l'identità degli altri strati, descritti nel teatro, con quelli che s'incontrano nel circondario di Resina e della Torre.

Allorché il lettore si ritrova sul lido del mare al disotto dello Scavamento della Torre del Greco, potrà caminare circa due miglia, andando verso la