Pagina:Lippi - Fu il fuoco, o l'acqua che sotterrò Pompei ed Ercolano, Napoli, Sangiacomo, 1816.djvu/114

pomici, ed altro, le quali poi raccolte dalla superficie del monte sono state strascinate nelle parti inferiori fino ad esser ricoperte così da un alluvione, ch'è quello appunto, che si pretende ancora dal Sig. Lippi.

A tal proposito mi giova qui rapportare che nell'eruzione del 1631 nella quale tante parti fine, e polverose quasi, furon riggettate dal Vesuvio che fecero uno strato della crassezza di più palmi in certi luoghi secondo il capriccio del vento, che oggi avendo una consistenza sono definitivamente assoldate, e ferme. Ora se questa eruzione fosse stata accompagnata, o seguita da acque, la città di Resina non avrebbe mancato di soggiacere alla stessa sciagura, alla quale una volta soggiacque Ercolano.

Da quanto ho avuto l'onore di esporre si rileva, che cosi Ercolano, come Pompei che han dato tanta materia agli Storici, ed agli Antiquarj, furono seppellite, e sotterrate dalle acque, che vi strascinarono sopra materie prima dal Vesuvio sopra le sue falde eruttate, quantunque ciò può esser avvenuto in tempi diversi per la diversità delle materie suddette, e per conseguenza le fatiche del Sig. Lippi fatte su questo proposito, possono far parte degli atti di quest'Accademia.