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vi fu esplosione di pietre, preceduta ciascuna da un fracasso simile allo sparo di un grosso pezzo di artiglieria. Non è così però de' pezzi dilava, che ammolliti si rotondano nello scendere a forma di sfera, di cuori.... che conservano il calore da non poterle prendere con mano se non dopo dieci, o quindici minuti secondo il loro diametro di 4 o 6 pollici, sicchè l'opinione dell'incendio così distante portato dalle pomici è una favola.

Ma i vasi di vetro schiacciati? Sono i primi vasi, sono le prime statue che si seppellisconoa bella posta per ingannare i creduli, e venderli a caro prezzo? Chi non sa la Teca calamaria ?

Un incendio particolare per altra cagione avrà potuto aver luogo; ma non dalle pomici, e moltomeno dalle ceneri, che quanto più diminuiscono in massa, tanto più celeramente raffreddansi.

Tatto l'Anfiteatro con i suoi marmi intatti, le lettere di bronzo nel suolo così ben conservate quantunque non crasse, non mi han dato alcuna idea di fuoco.

Le pomici da mezzo pollice sino ad uno quasi di diametro sono in tant'abbondanza, che in alcuni luoghi la crassezza dello strato, è di due, o più, piedi, in altri più, ed in altri meno.

Fraa queste pomici si reggon frammisichiati de pezzi di lava di 3 pollici cubici ed anche meno, e de' pezzi di calce carbonata magnesifera. Vi si veggono de' rottami di mattoni, che possono ben provvenire da muraglie rovinate.

Le pomici sono sciolte, e son coperte da un picciolo strato più o meno crasso di terra.