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IV.


Rapporto fatto all'accademia di scienze di Napoli,

per di lei ordine, dal socio Sig. M. Tondi, il

quale approva, contro la storia, l'opinione

di C. Lippi. Letto nella sessione

de' 18 agosto 1813.


Nel dì 27 del passato Giugno in esecuzione della commessione, di cui mi ha onorato questa dotta Accademia mi recai in Ercolano, ed in Pompei per la verificazione de’ fatti, che hanno indotto il rispettabile collega, il Sig. Lippi, a rivocare in dubbio alcuni punti della storia, che risguardano la distinzione di quelle città. Oltre al Sig. Lippi ed al segretario perpetuo dell'Accademia il Sig. cavalier Monticelli, si trovarono meco molti distintissimi colleghi, spinti dal piacere di contemplare quei luoghi, che per la loro grandiosità, vecchiezza, ed interesse non possono senza una viva emozione osservarsi.

Ercolano è stato il primo oggetto delle osservazioni, ove ho veduto, che ogni punto dell’anfiteatro, purché non fosse di fabbrica, era di tufo, cioè di parti eterogenee a grossa, ed a piccola grana meccanicamente unite per via umida da un legame consistente. Queste parti ora erano pirosseni, ora pezzetti di lava, ora erano pomici, ed altro che per