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LETTERE

grandi habitationi stieno à lor voglia le fastose, e vane pompe accompagnate dall’ambitione, e da quei favori, che ’l più delle volte ingannando chi di loro si fida, lasciano all’anima schernita un’eterna sferza di dolore. Venite, venite ò carissimo amico à riposarvi con noi, & habbiate in memoria, che ne gli stati humili la Fortuna è men fiera, e che la casa picciola non è mai oppressa da spavento grande. Le basse valli rade volte son’offese dal fulmine. Chi togliesse al Mondo i ricchi, e i felici, non saria alcuno, che si dolesse nè per esser povero, nè per esser infelice, perche niuno può conoscersi per tale senza l’opposto del suo contrario. Fuggite dunque i ricchi, e i felici, e non direte d’essere nè povero nè infelice, benche, se vi contentaste dello stato vostro assai siete ricco, assai siete felice: ma voi (perdonatemi) non sapete conoscer la vostra felicità, e chi non la conosce, non può dire d’esser infelice. Voi molestate voi stesso con quell’ansietà d’accumulare,e non v’accorgete, che sol è ricco chi le ricchezze disprezza, perche l’animo, e non l’oro arricchisse l’huomo. Ben conobbe questo Marco Curio, ilquale amò più d’impadronirsi de’ ricchi, che d’esser ricco; e lui felice, che nè per battaglia fù rotto, nè per denari corrotto. Scipione anch’egli havendo soggiogata l’Africa non volle in ricompensa l’oro: ma la gloria, e l’invidia altrui: peso veramente illustre chi vive secondo la Natura non è mai povero: ma chi vive secondo il desiderio non è mai ricco. Gli ansiosi di ricchezze non le posseggono; ma son dalle ricchezze posseduti. Si dice, che chi non si con-


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