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che apertamente il condanna. Imperciocchè punti così virgolati non erano in uso ne’ tempi di Antonino, anzi per quante diligenti ricerche abbia fatte nelle opere del Buonarruoti, Aringhio, Ficoroni, Ciampini, Olivieri, Marangoni, Vettori, ec. e per quella esperienza che io ne ò, non mi è sinora occorso di trovarne esempio nelle Iscrizioni de’ primi tre Secoli, e molto meno ne’ tempi anteriori, ne’ quali sei differenti maniere di punti trovo adoperati dagli Antichi ne’ Marmi, cioè il rotondo . , il triangolare ▴, l’ovato o, il lineato \, oppure <, l’arabico 6, e finalmente il seguente , che alcuni vogliono significhi il cordoglio di colui, che pose il monumento, e perciò osservo trovarsi per lo più simil punto ne’ Marmi Sepolcrali. Passa il sig. Riccomanni, al di cui occhio critico niente è sfuggito, all’altra, lettera, ed osserva che la seconda asta dell V nel prototipo è del tutto guasta, non ne rimanendo segno alcuno, onde non doveva nell’apografo comparire punteggiata. Siegue nella vostra copia un P di poco mancante; ma nell’originale altra non vedesi che un’asta con picciola linea superiore di moderno lavoro, la quale non forma pancia alcuna. La quarta lettera nel disegno apparisce essere un R, ma il nostro osservatore dice, che nel Marmo fa figura di un P, senza altro segno, e siccome tra quella lettera, e l’E che segue, egli vi nota uno spazio sufficiente a separare una parola dall’altra, così fuor d’ogni dubbio crede, che in detto sito, ora del tutto guasto, vi doveva essere l’altro punto, benchè voi per


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