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i. versi italiani | 5 |
Già di lontano scorgesi
portar la parca mensa
la contadina provvida:
intorno a lei s'addensa
35ed alto grida lieto
de' contadini il ceto.
Sotto un ombroso faggio
la turba insiem s'asside;
le frutta e il pane ruvido
40e l'erba si divide,
e con la mensa amica
solleva la fatica.
Felice turba rustica,
cibo soave e grato,
45ombra più dilettevole
d'ogni palagio aurato,
campo fecondo e quieto,
l'uomo in te vive lieto!
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AL SIGNOR CONTE MONALDO LEOPARDI
Mentre tu godi le delizie amene
del campo amico, o genitor diletto,
con rozza penna a te vergare io voglio
un'eliconia carta; onde a te possa
5la mia stima svelare e il mio rispetto.
Nel fonte d'Ippocrèn la penna intingo:
d'alloro cingo l'apollinea cetra
e di mirto la fronte; indi m'assido.
Ma che mai dico? che pretendo? io dunque
10udir farò della mia cetra il suono
al dotto genitor? No, che i miei carmi