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222 | nota |
Il testo fu riveduto sull’autografo (conservato nella Biblioteca nazionale di Napoli), al quale mi sono attenuto anche per talune forme evidentemente marchigiane (per esempio «scarpello»). Una sola correzione, del resto giá fatta da altri, ho introdotta, per le esigenze del senso, nel canto VII, stanza 48, verso 1, che nell’originale suona: «Ben quivi discernea Dedalo e il conte».